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WHAT WE DO

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Il Tamburo, la Danza e il Samba , nato da un lavoro di gruppo pensato e strutturato nel corso del tempo. E’ stato progettato per le scuole materne e le scuole elementari, in particolare nelle classi prime e seconde.

Le parole chiave di queste attività sono MUSICA e CORPO. Musica per guidare i movimenti dei bambini attraverso la grammatica delle loro emozioni, prendendo coscienza dei propri pensieri e dei propri stati d’animo attraverso il movimento che il corpo esprime. Corpo perchè si cerca di recuperare l’importanza del sè corporeo, mediante la respirazione, il gesto, il movimento e la danza. Questa esperienza prevede 10 incontri della durata di un’ora ciascuno ed intende modificare in particolare: – le relazioni comunicative verbali e non verbali, le relazioni tra i pari e la relazione con lo spazio e con gli oggetti. Per la sua realizzazione è richiesta la disposizione di uno spazio ampio e sicuro e di un abbigliamento comodo per i partecipanti.

Le attività prevedono:

L’incontro e la presentazione, attraverso miti e fiabe, degli strumenti musicali, con particolare attenzione alle percussioni e agli strumenti tradizionali dell’africa e del sud America.

Danza guidata ed espressione corporea attraverso i suoni delle percussioni

Danza libera attraverso i ritmi afrobrasiliani

Attraverso la danza ci si concentrerà sul movimento, sulla consapevolezza del momento che si vive e sulla respirazione. E’ stato dimostrato che il suono del tamburo libera onde sonore che agiscono in particolare nella zona pelvica del corpo, risvegliando inoltre il riflesso talamico di risposta al suono, portando il movimento alla danza, evocando i ritmi primordiali della vita. L’esplorazione corporea guidata dal movimento trova sua applicazione anche nella pratica di meditazione dinamica.

Naturalmente “Il Tamburo, la danza e il samba” vuole essere solo l’inizio di una serie di idee da proporre e condividere nelle scuole e negli spazi in cui ve ne sarà richiesta.

 

Alberto Vacchi

Laureato in Scienze naturali,lavora per 8 anni presso le scuole elementari di Milano come educatore di sostegno ed animatore nei centri estivi. Per due mesi è stato in Sierra Leone, West Africa (2006-2008) dove ha avuto modo di approcciarsi alla cultura del posto. Ha lavorato nella scuola elementare di Lunsar come educatore-animatore. Si è interessato sul posto alla cultura delle percussioni. Nel 2007 si è iscritto alla facoltà di Scienze della Formazione in Bicocca. Nel 2010 svolge uno stage di djembè con il maestro Lawson Kokouvi del Togo.Nel 2013 si laurea in Scienze della Formazione Primaria con una tesi dal titolo: Tamburando ritmi in danza. Nello stesso anno lavora come insegnante nelle scuole elementari a Milano. Si interessa di progetti di pedagogia dell'intercultura.

 

 

La danza come strumento educativo

 

La danza è una forma d'arte seria e non va confusa con altre attività corporee, come lo sport, le differenti forme di ginnastica, la psicomotricità, poichè essa possie una propria autonomia di linguaggio e struttura. La danza ha origine dalla realtà interna ed esterna: nasce dai gesti quotidiani, dalle passioni, dalle emozioni, dai sentimenti. Tutti i bambini sono dei danzatori. Conoscono già la bellezza della danza e del movimento, ma la disimparano presto perchè il nostro sistema educativo e sociale tende a imbrigliare il movimento libero e creativo. L'educazione deve considerare l'uomo nella sua interezza, passare attraverso il movimento e attraverso la danza che ne è la forma espressiva.

 

“Idee in movimento” per le scuole elementari e materne e gli spazi ludici:

 

Queste esperienze e proposte hanno tra i vari obiettivi quello di portare più gioia nelle aule scolastiche e negli spazi educativi introducendo più danza, creatività e più intelligenza, partendo dai bambini e dalle loro suggestioni.

 

 

 

Da settembre 2013 presso le scuole elementari e materne di Milano, pubbliche e private, e presso tutti gli spazi ludici in cui ve ne sarà necessità e richiesta, verrà presentato :


1) il TAMBURO, LA DANZA E IL SAMBA

 

ATTENZIONE::: RICHIEDETE una copia della documentazione scritta per il TAMBURO, LA DANZA e il samba…

- (2) IL CERCHIO dei SUONI: il linguaggio del ritmo attraverso i tamburi.

 

3) TAMBURANDO: RITMI in DANZA

 

4) ACQUA DOLCE. La biologia in classe.

 

Contattateci.

Il CERCHIO dei SUONI

 

 

 

Il tamburo e le percussioni nelle loro molteplici forme e possibilità per ritornare ad un linguaggio semplice e primordiale: i suoni e i ritmi. I ritmi si possono inventare oppure si possono scoprire nella storia e nelle radici dei diversi popoli africani e non solo.

L’incontro con i djembè, il dondo, il darbuka, i cestini sonori e molti altri strumenti rappresenta un momento di condivisione sociale forte e diretto. Una comunicazione che ci riporta alla valorizzazione di ogni individualità mediante la condivisione del gruppo e del senso di comunità, riscoprendo l’importanza dell’ascolto e dell’espressione personale. Suoni, ritmi, silenzi come alfabeto delle proprie emozioni.

Il cerchio dei suoni è un’idea in movimento, un fluire che porta il carattere della dinamicità, del divenire. Come tale è adatto e rivolto a tutti i bambini tra i 4 e gli 8 anni, pensato per 8-10 incontri della durata di 60 minuti l’uno. Possibile richiesta di uno spettacolo finale (in tal caso è opportuno pensare a 10 incontri). Modalità e scelta degli spazi devono essere concordati prima dell’inizio delle esperienze.

Contatti: tamburando@yahoo.it

 

TAMBURANDO RITMI IN DANZA

Un progetto di senso

 

Perché un progetto relativo alle percussioni e alla danza nelle scuole elementari? La questione dovrebbe puntare anzitutto sul senso: Che senso ha per me insegnare queste nozioni ai bambini? Che senso ha per loro apprenderle? Spesso la scuola è il luogo dove progetti, idee e pensieri trovano una loro attuazione pratica, ma non sempre ciò che viene proposto è percepito dai discenti come una proposta sensata. Tamburando vuole essere un’esperienza concreta e creativa dove il suono delle percussioni si fonde al movimento del corpo. Un insieme di incontri che, tramite giochi, attività di coppia e di gruppo, permette di trasformare l’ora di musica o di motoria in un momento di condivisione e di gioia. La possibilità di procedere “in punta di piedi”, cioè proponendo poco alla volta le attività in diverse situazioni, (piccolo gruppo, grande gruppo, individualmente), permette di conoscere meglio i bambini, i propri limiti e i punti di debolezza e di forza delle proposte. Riuscire a trasmettere ai bambini le mie passioni, coinvolgendo aspetti didattici, relazionali e sociali, è la base del mio dare senso a questo progetto. L’interesse dei bambini e la loro voglia di partecipare mi hanno fatto pensare che per loro sia stato utile e sensato lavorare insieme. Tamburando si è concluso con uno spettacolo di danza e percussioni ispirato alla narrazione di una leggenda.

 

 

 

 

 

 

 

Un progetto di corpo

 

Sin dalla nascita, ciascuno di noi ha iniziato ad apprendere attraverso il corpo della mamma, assegnando un nome alle cose mentre sentiva e vedeva. Su questo sfondo impregnato di odori, emozioni e umori, è cresciuta l’avventura del pensiero e la possibilità di essere in relazione. Gamelli e Formenti, (1998), considerano il corpo come un importante approdo del processo educativo, base di interscambio tra bambino e ambiente, di cui il maestro fa parte. Gli studi psicopedagogici più recenti relativi alla pluralità delle intelligenze e degli stili cognitivi supportano la tesi secondo la quale ogni persona elabora informazioni ed esprime modelli d’apprendimento con modalità differenziate e con strutture cognitive multiple (Gardner, 1983). Si ritiene che nell’ambito della scuola primaria, l’educazione musicale educhi alla flessibilità, fornendo aspetti relazionali, cognitivi ed affettivi necessari nelle scelte di formazione ed orientamento dei bambini. E’ importante ai fini della metacognizione, in quanto conduce alla riflessione sui processi comunicativi ed espressivi della musica. Inoltre è uno strumento per confrontarsi con la molteplicità e il senso d’identità personale e collettivo. Pubblicazioni recenti (Kanizsa 2007, Sarsini 2003, Malpeli 1999), hanno dimostrato che un’attenzione al corpo in ambito pedagogico permette di pensare ad una concezione dinamica dell’educazione che mette in discussione i metodi centrati sul risultato spostando l’attenzione sulla qualità del contesto.

 

 

Un progetto di ritmo

 

L’educazione al corpo e alla danza ha, tra gli altri, il compito di promuovere l’unione e la continuità del percorso di apprendimento in rapporto al vissuto personale. Si tratta di favorire l’acquisizione di strumenti e modalità espressive, emozionali e soggettive dell’esperienza agevolando lo sviluppo del pensiero e della socializzazione, promuovendo situazioni che permettono un atteggiamento socio-relazionale positivo. La regolarità del ritmo su tutti i livelli dell’esistenza è un bisogno connaturato all’essere umano.

 

 

 Da un lato l’uomo ha infatti costruito la propria conoscenza del mondo, e quindi i possibili modi di organizzare la vita attraverso l’osservazione dei cicli costanti della natura. Dall’altro il ritmo appartiene all’essenza biologica stessa dell’uomo. Ritmo e danza si manifestano a livello macro e microscopico, nei cicli periodici della natura e del nostro corpo nel corso della giornata e delle stagioni di vita. Il ritmo a sua volta struttura il movimento danzante, sincronizzando i tempi di più persone contemporaneamente, amplificando le potenzialità espressive di ognuno, legando il dentro con il fuori, il visibile con l’invisibile. Tamburando vuole essere un’esperienza fatta di incontri con le percussioni, dove attraverso la drammatizzazione di una storia-leggenda, i bambini possono diventare protagonisti attivi nell’apprendimento dell’uso degli strumenti musicali, in particolare del tamburo.

 

RICHIEDI IL PROGRAMMA COMPLETO MANDANDOCI UNA MAIL: albertamaduk@gmail.com

PROGETTO GAIA 

Programma di educazione alla consapevolezza globale di sè e degli altri, per la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza. (per approfondimenti:

https://progettogaianetwork.eu/). Il protocollo utilizza la mindfulness come principale pratica di consapevolezza di Sè. La mindfulness è stata validata da oltre 2000 ricerche scientifiche internazionali e viene usata in tutto il mondo in quanto efficace per ridurre stress, aggressività, bullismo, intolleranza e per migliorare l'empatia, la dignità, la stima di sè, l'attenzione e il rendimento scolastico e lavorativo. Questo approccio "globale" permette di trasmettere in profondità importanti conoscenze seme. Per informazioni dettagliate contattateci.

 

 

 

 

 

 

 

Per comprendere come il ritmo sia radicato nella vita quotidiana africana, guarda questo video qui sotto:

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